Covid, Bonsignore: "Test degli anticorpi prima del vaccino? Non serve a nulla"

di Marco Innocenti

E se ho fatto il covid e ho ancora gli anticorpi, il vaccino può scatenarmi di nuovo la malattia? "Assolutamente no. Semmai aumenta la mia protezione"

"Il test per valutare il numero degli anticorpi prima del vaccino? Non c'è nessuna utilità documentata". Lo dice Alessandro Bonsignore, presidente dell'Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della Liguria, ospite negli studi di Telenord per una puntata di Salute & Sanità, dedicata all'epidemia covid, alla campagna vaccinale e alle tante false notizie che spesso confondono la popolazione, rischiando di creare scompiglio e false paure. "Chi ha avuto il covid, anche in forma asintomatica - aggiunge Bonsignore - dal momento della guarigione o dalla negativizzazione deve accedere ad un'unica somministrazione del vaccino tra i 3 e i 6 mesi".

"L'utilità di andare a vedere se ci sono anticorpi nel sangue prima o dopo la vaccinazione- spiega ancora Bonsignore - è solo una curiosità, nulla più. Se noi pensiamo a patologie che sono note da anni, non il covid, quando si fa il richiamo del vaccino, nel sangue si hanno sempre gli anticorpi. Il richiamo è la cosiddetta 'dose booster' con la quale si rinfresca nel nostro corpo la memoria immunitaria e si rinforza la copertura. Dobbiamo anche sgombrare il campo dalla preoccupazione che se io ho fatto il covid e ho ancora degli anticorpi, allora la vaccinazione possa scatenarmi la malattia. Assolutamente no. La vaccinazione mi aumenta ulteriormente quella protezione che posso avere sviluppato come naturale reazione alla malattia".