Cinque Terre, rincari treni, Toti: "I risultati ci daranno ragione. Turismo una iattura? Non sta in piedi"

di Redazione

"Leggo e sento cose che neppure il miglior grillismo degli anni passati aveva mai prodotto"

"Penso che i dati ci daranno ragione e alla fine dell'anno dimostreremo che le 5 Terre continuano a essere uno dei luoghi più attrattivi d'Italia". A dirlo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, a margine dell'incontro di Orientamenti con Oscar Farinetti, risponde a un domanda sulle polemiche relative ai rincari ferroviari per i turisti nelle 5 Terre.

"Avremo certamente più risorse nel tempo da investire sui territori, come stiamo già facendo - ha spiegato - e chi lamenta un trattamento di disparità rispetto ad altre zone della regione non ricorda che quel territorio vanta un servizio ferroviario che nessun'altra ha e che abbiamo investito un milione e mezzo per ripristinare un chilometro di via dell'Amore, che nessuno aveva mai fatto - ha concluso -. E se vogliamo continuare a recuperare quei territori e renderli sempre più belli abbiamo bisogno del contributo di tutti, anche di chi compra un biglietto del treno, per continuare a investire".

Quanto alla vocazione turistica della Liguria, Toti aggiunge: "Leggo e sento cose che neppure il miglior grillismo degli anni passati aveva mai prodotto, qualcuno che ritiene che il turismo sia una iattura invece che una risorsa, che avere più bar, ristoranti e alberghi sia qualcosa da combattere come un'invasione invece di essere una risorsa che permette di lavorare a migliaia di persone".

"C'è chi ritiene che certe bellezze siano da attribuire o di selezionarne i partecipanti e i fruitori sulla base di un pregiudizio quasi culturale e non per tutti - ha detto - ma è qualcosa che non sta nel mondo moderno e nel buonsenso. chiunque pensi che la nostra regione debba imboccare la strada della decrescita felice e si bea di una Genova e di una Liguria un po' chiusa e depressa credo che, in tutta franchezza, abbia sbagliato strada. Se vogliamo dare opportunità a tutti i cittadini - ha concluso - bisogna lavorare perché questa terra cresca, così come il prodotto interno lordo che deve essere redistribuito tra coloro che hanno voglia di rimboccarsi le maniche".