Cagliari, uno spiraglio in mezzo alla crisi: Feeder si allarga

di Pietro Roth

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La crescita dei traffici è stimata in 13 mila container all'anno

Cagliari, uno spiraglio in mezzo alla crisi: Feeder si allarga
Via libera al secondo impianto di Gnl ad Oristano e all'incremento dei traffici nel porto industriale di Cagliari. Lo ha deliberato il Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Nel porto Canale del capoluogo, che sta subendo una crisi di traffico container, ci sarà l'ampliamento della concessione già in uso alla Feeder and Domestic Service. Ai 17mila metri quadri di area retrostante, si aggiungeranno 187 metri lineari di banchina che consentiranno un incremento dell'operatività. La crescita è stimata in circa 13 mila container su pianale in più all'anno (rispetto agli attuali 57 mila) e, sui mezzi pesanti, di altri 7 mila pezzi (rispetto ai 15 mila registrati). Crescita che genererà investimenti in attrezzature per la movimentazione superiori ai 4 milioni di euro ed un potenziamento dell'organico. Un sistema logistico che dovrà convivere, in futuro, con un progetto, il cui iter è ancora in corso, per la realizzazione di un terminal Gnl della società IsgaS. In arrivo anche una nuova gru al terminal rinfuse del porto di Cagliari: è stata acquistata dalla Combined terminal operators. È la gru mobile portuale più grande della Sardegna, una delle più grandi in Italia. Per quanto riguarda Oristano, invece, c'è l'ok per l'affidamento in concessione demaniale, per la durata di 25 anni, alla Higas Srl, di un'area di banchina per le operazioni di approvvigionamento di Gnl da navi gasiere, nello scalo industriale. Il provvedimento, con la realizzazione di una pipeline proprio nell'area assentita in concessione dall'AdSP, consentirà uno sbocco a mare al deposito costiero realizzato nell'area retrostante di proprietà dalla stessa società. È un progetto da 100 milioni di euro cofinanziato dall'Unione europea.