Assemblea Anci, Antonio Decaro: "Per noi Mattarella è il Presidente dei Sindaci, quello che è arrivato nei comuni più lontani"

di Redazione

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Il presidente Nazionale Anci nel suo discorso ha fatto riferimento anche alla guerra Israele- Hamas: "Serve una sola voce da parte dell'Europa"

Assemblea Anci, Antonio Decaro: "Per noi Mattarella è il Presidente dei Sindaci, quello che è arrivato nei comuni più lontani"

"Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ancora una volta ci onora e ci inorgoglisce con la sua presenza all'assemblea dell'Anci, lei oggi compie 3.186 giorni di servizio della Repubblica nella sua carica più alta e rappresentativa. L'hanno definita il presidente dei record. Ma per me e per i miei colleghi sarà sempre il presidente dei sindaci". Lo dichiara il presidente dell'Anci Antonio Decaro a Genova alla 40ma assemblea nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani davanti a oltre tremila sindaci e amministratori locali. "Il presidente che non è mai mancato a una assemblea, da quando sette anni fa mi ha stretto con forza la mano a Bari, nella mia città, poco dopo la mia elezione alla guida dell'Anci - ricorda Decaro -. Il presidente che è arrivato nei Comuni più lontani, nelle nostre scuole, nelle periferie, sui luoghi delle tragedie e non ha mai fatto mancare una parola di conforto ai sindaci. Il presidente che ogni giorno ci richiama al rispetto per il nostro Paese e per la sua storia. Grazie ancora, presidente Mattarella. Oggi mi permetto di dirlo anche a titolo personale, a sette anni da quella stretta di mano a Bari. Ne abbiamo viste di cose in questi sette anni passati insieme".

Il presidente dell'Anci nel suo intervento ha poi avuto un pensiero per le vittime delle guerre (ad inizio evento è stato osservato un minuto di silenzio per commemorare tutti i martiri) e ha sottolineato l'importanza di continuare a chiedere, da parte di tutta l'Europa, la pace:

"La guerra non conosce ragioni o torti, perché la guerra è sempre e solo sbagliata. Di qui, da questa assemblea, con voce umile ma decisa noi continuiamo a chiedere che le diplomazie di tutto il mondo si impegnino affinché la potenza distruttiva delle bombe lasci il posto alla potenza costruttiva della pace. Serve una voce sola, forte dell'Europa, accanto a istituzioni che uniscano i Paesi e i popoli", ha detto.