Vincenzo Vita, il padre della par condicio: "Oggi questa legge penalizza le emittenti locali"

di Redazione

"Sicuramente mancano regole per i social che oggi hanno un peso rilevantissimo nella formazione opinione pubblica"

In questi giorni di campagna elettorale il tema della par condicio torna di estrema attualità. Il direttore di Telenord Giampiero Timossi ha intervistato Vincenzo Vita, tra i principali promotori della legge 28/2000 come sottosegretario alle Comunicazioni.

Un testo che ancora oggi regola le trasmissioni elettorali in televisione. "Devo dire che è superato sul punto delle tecnologie che oggi diffondono i messaggi. Quel testo che venne steso in pochi giorni ci fu per la vgerità una evocazione dei, come si chiamvano all'epoca, siti di informazione, ma appena iniziò il dibattito parlamentare venne tolto perchè si disse che c'era il rischio di cadere nella censura. Sicuramente mancano i social che oggi hanno un peso rilevantissimo nella formazione opinione pubblica. E' un testo perlomeno monco. ma perchè non migliorarlo? Sono anni che ne se parla ma in parlamento non si fa nulla"