Turismo, il ministro Santanché a Genova: "Presto norme contro il 'Far West' degli affitti brevi"

di Filippo Serio

Sulla sperimentazione del turismo a numero chiuso a Venezia: "La soluzione più semplice, ma non la migliore"

"Sugli affitti brevi in Italia c'è un Far West e c'è bisogno di una regolamentazione, credo che tutti ne siamo consapevoli. Dobbiamo tenere presente che la proprietà privata per noi è sacra, ma anche che non deve esserci una concorrenza sleale". Lo afferma la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a Genova a margine della 40esima assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

"Sulla regolamentazione degli affitti brevi stiamo lavorando da molti mesi, credo che presto ci saranno delle norme che regolamentano questo settore - conferma Santanchè -. Lo sappiamo che nei piccoli borghi gli alberghi non ci sono e abbiamo bisogno che ci siano degli alberghi diffusi, gli affitta camere e gli affitti brevi, però tutto con buonsenso senza favori ideologici. Il buonsenso deve governare un settore che ha bisogno di regolamentazione".

Sulla sperimentazione del numero chiuso per i turisti a Venezia, avviata dal sindaco Luigi Brugnaro, il ministro risponde: "Non sono particolarmente d'accordo sul numero chiuso: se il sindaco di Venezia vuole fare un test, ne capirà lui le valutazioni. Io credo che ci sia il tema a monte, sino a oggi il turismo lo abbiamo subito, ma credo che oggi il turismo vada organizzato. Dobbiamo anche fare delle alternative sulle offerte turistiche, che non sono solo le città d'arte, per scoprire l'Italia più nascosta, quella dei 5.600 borghi, bisogna lavorare sulle offerte turistiche, il numero chiuso onestamente credo sia la soluzione più semplice, ma non credo sia quella migliore"