Regionali, Bucci presenta le sue liste: "Senza la Regione Genova si ferma"

di Matteo Cantile

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Il candidato del centrodestra annuncia anche un terzo soggetto: sarà composto da amministratori locali che aiuteranno nella campagna elettorale

Regionali, Bucci presenta le sue liste: "Senza la Regione Genova si ferma"

C’è tanto entusiasmo, vogliamo proseguire con il nostro lavoro, siamo qui per questo”: la location non potrebbe essere più patriottica, la terrazza di palazzo Ducale, sotto la torre Grimaldina con la Croce di San Giorgio che sventola orgogliosa. Marco Bucci ha scelto un pezzo della storia di Genova per presentare i candidati locali delle sue liste civiche. I loghi sono due, come ampiamente preannunciato: Vince Liguria, quella che può essere definita la lista principale, in cui sono inseriti i candidati di maggior peso e con più probabilità di essere eletti, e Orgoglio Liguria.

 

“Non è stato facile scegliere le persone da candidare – dice Bucci a Telenord – perché la legge regionale purtroppo non consente un gran numero di candidati, ne avremmo avuti molti di più se fosse stato possibile. Però – si dice convinto il Sindaco – anche chi non è in lista darà una mano dall’esterno, tutti hanno capito la situazione”.

 

Per Bucci il tema di fondo di questa campagna elettorale è sempre lo stesso, si tratta di due modelli a confronto: “Chi ci sostiene non vuole tornare indietro, vuole che la Liguria continui a crescere. Abbiamo realizzato più opere noi nei nostri anni che la Sinistra in tutti quelli precedenti, vi chiedo di andare a vedere per poter giudicare”.

 

Oltre alle due liste in campo, Bucci annuncia anche un terzo soggetto che sarà esterno alla corsa elettorale: il primo cittadino non ne definisce i contorni ma da quello che si intuisce sarà una sorta di contenitore di amministratori locali, soprattutto sindaci, che avrà il compito di rivendicare il lavoro di questi anni e sostenere la corsa alla presidenza di regione.

 

“Il Comune – dice Bucci dal palco parlando a candidati e sostenitori – è un ente subordinato alla Regione: se piazza De Ferrari si mette di traverso ai nostri progetti anche Tursi si ferma. Noi vogliamo evitarlo”.