GSW, Giampieri (Assoporti): "Non possiamo tornare alle repubbliche marinare"

di Edoardo Cozza

Il presidente dell'associazione dei porti italiani all'evento 'In The Med': "Bisogna fare rete per affrontare la competizione globale"

Vanno avanti, nell'auditorium dell'Acquario di Genova, gli appuntamenti della Genoa Shipping Week. Tra gli incontri di mercoledì ve n'è stato uno con al centro il tema del Mediterraneo e le sfide future da affrontare. All'evento 'In The Med' ha partecipato anche Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti, che ha sottolineato cosa c'è sul tavolo per quanto riguarda il mare in cui l'Italia gioca un ruolo fondamentale: "C'è la grande sfida della logistica, sempre più imperante. Da sempre i grandi scambi commerciali avvengono via mare e nella storia il Mediterraneo è sempre stato centrale: il 20% dei traffici commerciali avvengono in mare che è l'1% dei mari di tutto il mondo. Sono questi numeri a definirne l'importanza e a dare l'idea di quale sia la sfida da affrontare"

Sostenibilità e digitalizzazione sono parole sempre più all'ordine del giorno: "Servono semplificazioni, ma non come 'tana libera tutti', bisogna affrontare gli impegni di transizione ecologica e digitale con grande attenzione. Nel 2026 potremo aver speso i soldi che ci saranno dati e potremo anche averlo fatto bene, ma sono sempre soldi in prestito e andranno restituiti".

La concorrenza tra porti italiani non sempre è così positiva: "Siamo un Paese con un sistema che deve competere in un mondo in cui la concorrenza è forte: dobbiamo fare rete, massa critica, non possiamo tornare alle repubbliche marinare senza una visione comune. Altrimenti la vita commerciale sarebbe breve. I porti si confrontano spesso col ministro Giovannini e c'è accordo su questo punto: dobbiamo essere un sistema credibile per affrontare la competizione globale"