Gli sfollati: "non sappiamo come ritroveremo le nostre case"

di Claudio Cabona

Oltre 3.000 abitanti hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni prima dell'implosione

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In vista della demolizione la struttura commissariale con in testa il commissario Marco Bucci ha messo a punto un piano speciale per consentire la demolizione con l'esplosivo delle due pile. Un piano che ha previsto l'evacuazione temporanea di oltre 3170 persone nel raggio di 300 metri dalle pile stesse oltre alla chiusura delle strade e un sistema ad hoc di accoglienza. La protezione civile ha previsto otto punti di accoglienza per permettere agli evacuati temporanei di trascorrere le ore in attesa di poter poi fare rientro nelle proprie abitazioni.  Le strutture che li hanno accolti sono la scuola di Borzoli, il Paladiamante, il Lago Figoi, la chiesa di San Bartolomeo della Certosa e quella del Gesù. Lato mare invece si è reso disponibile il grande spazio del Palafiumara, insieme all’istituto Don Bosco, al centro civico Buranello e a Music for Peace. Per far fronte alle esigenze della cittadinanza sono state fornite 1200 brandine, 100 tavoli, 200 panche e predisposte quasi 5000 bottigliette d’acqua.