Gino Bondioli, lo scova talenti. E il desiderio della sorella 93enne in diretta a Telenord: "Vorrei assistere a Genoa-Bari per ricordarlo, mi aiutate?

di Maurizio Michieli

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Scatta la corsa alla solidarietà ed i tassisti genovesi si offrono di accompagnare la signora allo stadio e poi di nuovo a casa

Gino Bondioli, lo scova talenti. E il desiderio della sorella 93enne in diretta a Telenord: "Vorrei assistere a Genoa-Bari per ricordarlo, mi aiutate?

La telefonata arrivata inaspettata durante l'edizione dell'ora di pranzo di Tgn calcio, la trasmissione di Telenord aperta ai messaggi e alle chiamate dei tifosi. Dall'altro capo del "filo" c'è Aida Bondioli, 93 anni, sorella di Gino Bondioli, genovese della Foce trasferitosi a Latina, prima come calciatore poi come tecnico. "Mi piacerebbe - dice la signora - avere un biglietto per assistere all'ultima partita in casa del Genoa contro il Bari. Voglio pagarlo, ma non so come procurarmelo".

In studio con il sottoscritto ci sono Claudio Onofri ed Enrico Nicolini. La commozione sale, specie da parte dello storico capitano rossoblu che Gino Bondioli lo ha conosciuto bene. "Con Gino - racconta Onofri - una stretta di mano valeva come un contratto. “Questo calciatore è uno da prendere”, diceva al telefono quando era il caso. E non c'era bisogno di sentirsi dire altro... Policano, Simonetta, Somma, Perin, Ogliari, Faccenda e tanti altri sono tutte sue scoperte. Diventammo anche amici oltre che colleghi con la stessa passione nello scovare talenti dal nulla e lui era un assoluto fuoriclasse in tal senso. Sarò andato una decina di volte almeno a Latina ad ammirare i suoi ragazzi e ad imparare il lavoro. Gino manca molto a me e anche all'attuale responsabile del settore giovanile del Genoa, Michele Sbravati".

E allora nasce subito l'idea di coinvolgere il Genoa (sempre sensibile ad iniziative di questo genere) per ottenere il biglietto e accompagnare la sorella di Bondioli allo stadio nell'ultima giornata di campionato. "Lo farò io più che volentieri", commenta Onofri.

Come se non bastasse, un attimo dopo arriva anche la telefonata di un tassista genovese. "Ho ascoltato la storia della signora Bondioli in diretta, ci tenevo a far sapere che chiunque di noi è disposto ad andare a prendere la signora a casa, portarla allo stadio e poi riportarla a casa sua. Naturalmente in maniera gratuita".

Non rimane che scrivere il lieto fine in occasione di Genoa-Bari, quando Aida Bondioli, ricordando il fratello, potrà magari festeggiare con i tifosi rossoblu anche il ritorno in serie A.