Genova: "Riconnettere per includere", un progetto Comune-Fondazione San Paolo per l'innovazione digitale

di Redazione

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L'obiettivo è formare un migliaio di dirigenti scolastici, insegnanti ed educatori che possano attivare laboratori dalla Val Bisagno alla Valpolcevera fino al Centro Storico

Genova: "Riconnettere per includere", un progetto Comune-Fondazione San Paolo per l'innovazione digitale

Formare un migliaio di dirigenti scolastici, insegnanti ed educatori all'innovazione digitale attraverso attività che, una volta completate, possano portare a un effetto cascata sul resto del personale scolastico e attivare, successivamente, laboratori dalla Val Polcevera alla Val Bisagno fino al Centro Storico, con interventi mirati nell'attività scolastica quotidiana.

È questo, in breve, il progetto 'Riconnettere per includere' che si inserisce nella collaborazione avviata dal Comune di Genova con Compagnia di San Paolo e Fondazione per la Scuola finalizzato allo sviluppo di interventi educativi rivolti alle scuole cittadine.

"Con questo progetto, realizzato nell'ambito del protocollo quadro con il Comune di Genova - ha detto Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo - vogliamo promuovere l'innovazione digitale e inclusiva e la creazione di modelli educativi che coinvolgano il territorio e la comunità educante per riconnettere competenze e potenzialità in un impegno corale per la crescita e il benessere di bambini e ragazzi con le loro scuole, i territori, le comunità di riferimento, con l'obiettivo di includere tutte e tutti".

Il progetto si articola in due livelli: Genova digitale e inclusiva, ovvero un supporto alle scuole per promuovere innovazione, digitalizzazione e riprogettazione dei percorsi educativi, didattici e formativi ed educazione digitale e innovazione sociale, che sostiene lo sviluppo professionale degli insegnanti, dei dirigenti e degli educatori, attraverso l'utilizzo delle tecnologie digitali come leva per il cambiamento. "Si tratta di un progetto studiato e messo in campo per contrastare la dispersione scolastica - ha detto l'assessore alle Politiche dell'istruzione Barbara Grosso - e si ispira all'innovazione, ossia la capacità di progettare esperienze didattiche non tradizionali, anche con l'ausilio di tecnologie digitali e all'inclusione, intesa come capacità di lavorare con un gruppo classe, anche eterogeneo, senza lasciare indietro nessuno".