Genova, il lavoratore che rischia il licenziamento: "Amareggiato, non ho fatto nulla di sbagliato"
di Tiziana Cairati
Parla Fabio, coinvolto nell'incidente di aprile e raggiunto dal provvedimento disciplinare dell'azienda
Una giornata di protesta per i lavoratori ex Ilva, iniziata intorno alle 8 quando i lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento di Cornigliano. A innescare la protesta, il provvedimento disciplinare recapitato nei giorni scorsi dall'azienda a Fabio, il lavoratore coinvolto nell'incidente di inizio aprile, quando cade rovinosamente a terra una bobina d'acciaio di svariate tonnellate di peso. Quel giorno, per fortuna, non si registrarono nè feriti nè vittime. Ma l'incidente fu la dimostrazione di quello che i lavoratori denunciavano da tempo, cioè uno stato di abbandono e di Mancata manutenzione all'interno dello stabilimento.
"Lo stato d’animo è di una persona amareggiata, delusa. Sono un po’ preoccupato ma sono consapevole di non aver fatto nulla di sbagliato. Il sostegno dei colleghi mi fa piacere, sanno che sono onesto. Tutti mi confortano", afferma Fabio, l'operaio che rischia il licenziamento.
Dopo l'assemblea, i lavoratori di Acciaierie d'Italia si sono mossi in corteo prima per le vie di Cornigliano poi verso il centro città. Destinazione finale, la prefettura di Genova.
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