Toti ai domiciliari, Amico: "Chiedo una mano per capire come supportarvi"

di Redazione

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Imprenditore riparazioni navali indagato per corruzione

Toti ai domiciliari, Amico: "Chiedo una mano per capire come supportarvi"

Luigi Alberto Amico, classe 1963, alla guida di Amico & Co, azienda di famiglia, nata nel 1991 ma con una storia di famiglia alle spalle di oltre duecento anni, leader in Europa nelle riparazioni e ristrutturazioni di super e mega yacht, è indagato, come riportato dai giornali, nell'ambito dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il governatore Giovanni Toti.

Amico ha da sempre l'idea di far diventare Genova polo leader nel Mediterraneo per l'accoglienza dei grandi yacht, dei loro equipaggi e degli armatori, portata avanti oltre che con il cantiere anche con il Waterfront Marina di Genova. Le intercettazioni della Guardia di finanza riportano una conversazione del 17 maggio 2021 con Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Giovanni Toti, oggi agli arresti domiciliari, in cui l'imprenditore chiede "una mano" per "capire come meglio supportarvi" manifestando l'intenzione di continuare a finanziare Toti. "In cambio non chiedo la luna" dice "ma solo un'attenzione legittima: sono sei anni che aspettiamo il rinnovo della concessione… mi farebbe piacere quella… un pizzico più di attenzione".

"Noi siamo abbastanza allineati... Signorini però fa fatica" dice ancora Amico a Cozzani. "Io non voglio andare da Toti a dire che Signorini non ce la fa... ma voglio andare con Signorini da Giovanni a dire... io è sei anni che aspetto questi 50 milioni". Poco dopo l'incontro, il 7 giugno 2021, dicono gli inquirenti, veniva riscontrato un finanziamento di 30 mila euro in favore del Comitato Toti. Il rinnovo della concessione arriverà, ma solo a fine gennaio di quest'anno, quando il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale ha deliberato il rilascio di una nuova concessione fino al 31 dicembre 2060 alla luce sia degli investimenti già completati sul compendio, pari a 63 milioni di euro, spiegava una nota dell'ente, sia degli ulteriori 34,5 milioni previsti dal concessionario.