Stop di Anac alla diga, Rixi a Telenord: "I lavori devono andare avanti, tre governi hanno evidenziato la strategicità dell'opera"

di Giampiero Timossi

Il viceministro alle infrastrutture a Telenord: "Perplessi sulle obiezioni all'opera che dovrà essere realizzata a Genova"

"Siamo rimasti molto perplessi nel leggere le osservazioni di Anac perché si rifanno a provvedimenti di carattere amministrativo che non competono a quello che la stessa Anac dovrebbe andare ad analizzare. Ribadiamo che i lavori della nuova diga di Genova devono andare avanti, la strategicità dell'opera per il sistema Paese è stata evidenziata da tre governi diversi, quello giallorosso, il governo Draghi e infine l'ultimo di Giorgia Meloni".

Così Edoardo Rixi, vice ministro alle infrastrutture, in una video intervista a Telenord in merito alla bocciatura dei lavori per la Diga di Genova da parte di Anac che ha individuato "sette profili critici, già contestati dall'Anticorruzione all'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, che nei mesi scorsi ha prontamente replicato".

E'quanto riporta il Sole24 Ore a proposito delle procedure di affidamento della diga foranea di Genova. Secondo quanto scrive il quotidiano la delibera, del 20 marzo scorso, potrebbe essere già stato trasmessa "alla procura della Repubblica di Genova e alla Corte dei conti". La delibera di Anac, ricorda ancora il quotidiano, "arriva dopo mesi di botta e risposta con l'Autorità portuale del Mar ligure occidentale".

"Nelle sue conclusioni Anac sottolinea la propria competenza a esaminare il progetto, un aspetto che era stato messo in dubbio nelle controdeduzioni e che viene ribadito norme alla mano". Le contestazioni riguardano la mancata procedura di gara; l'inserimento della diga tra le opere del Pnrr e quindi beneficiaria delle deroghe al codice dei contratti ex dl 77/21; rilievi legati alla concatenazione degli eventi nel corso delle procedure di affidamento; la nomina di un collegio di esperti e infine l'ipotesi di pantouflage e di "possibile conflitto di interessi dell'ingegner Marco Rettighieri, il quale era prima responsabile dell'attuazione del programma straordinario, tra cui è inserita anche la diga oggetto dell'appalto, e successivamente è divenuto presidente del Consiglio di Amministrazione di Webuild Italia spa, azienda facente parte del gruppo Webuild Spa mandatario del raggruppamento vincitore dell'appalto".

Su questo punto la stazione appaltante ha replicato respingendo il conflitto di interessi "atteso che le sue funzioni presso l'Autorità portuale erano da tempo cessate all'atto dell'avvio della gara".

A seguito delle criticità indicate nelle procedure per l'affidamento dei lavoriv della nuova Diga di Genova, l'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, "dà mandato al competente Ufficio dell'Autorità di inviare la presente delibera alla stazione appaltante e al soggetto verificatore Rina Check spa, invitando la medesima committenza a comunicare eventuali modifiche progettuali ed incrementi di costo che dovessero verificarsi in sede di elaborazione dei successivi livelli progettuali fornendo, altresì, aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell'opera". In calce c'è la firma del presidente dell'Anac Giuseppe Busia. 

Ecco la video intervista con il vice ministro Rixi realizzata a Roma dal direttore di Telenord, Giampiero Timossi.