Genova: corteo antifascista in Val Polcevera, partenza sabato 20 aprile alle 15 da piazza Masnata

di Redazione

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"Ciò che accade nel mondo ci spinge a stringerci ancora più forte intorno a questa ricorrenza, specialmente nel nostro territorio"

Genova: corteo antifascista in Val Polcevera, partenza sabato 20 aprile alle 15 da piazza Masnata

"Anche quest’anno per la festa della liberazione vogliamo scendere in piazza, il 20 aprile, con un corteo partecipato e popolare: per celebrare la liberazione del fascismo e la memoria di tutti i nostri partigiani". Il corteo "Valpolcevera Antifascista", con partenza sabato 20 aprile alle 15 da piazza Masnata, è organizzato dai Circoli ARCI Barabini di Trasta, Perugina di Certosa e Casa del Popolo di Isoverde, dalla Casa dei popoli Martina Rossi di Rivarolo e dall'Agenzia dei Diritti Sampierdarena OSA.

"Il 25 aprile però - annunciano gli organizzatori - non è una semplice giornata di memoria e ciò che accade nel mondo ci spinge a stringerci ancora più forte intorno a questa ricorrenza, specialmente nel nostro territorio deindustrializzato, lasciato alla deriva, ridotto a retroporto e destinato alla trasformazione in base logistica. Il disgregarsi dei tessuti sociali, la costante negazione dei diritti, l’impoverimento di larghi strati della popolazione e l’assenza di una alternativa politica al passo con i tempi drammatici sono il perfetto terreno fertile per il nascere di nuovi autoritarismi e fascismi".

"Come realtà attive in Valpolcevera, diverse ma unite nei valori dell’antifascismo, vogliamo sottolineare - prosegue la nota - i molteplici aspetti della parola Resistenza, che non può essere ridotta a un solo significato, ma aggiornata alle lotte attuali. Vengono citate varie forme attualizzate di Resistenza, rispetto a svariati fenomeni: dalle trasformazioni territoriali all’impoverimento di servizi, dalle continue chiusure degli spazi sociali al sistema scolastico sempre più improntato a creare lavoratori precari, dal traffico di armi fino alla lotta del popolo palestinese".

"Riteniamo - conclude la nota - che anche nel 2024 si debba far convergere le tematiche e le lotte che interessano i nostri quartieri in un momento di unità di festa e di rivendicazione perché il 25 aprile sia veramente un momento di Liberazione".