Liguria, abbandono sigarette in strada, Brunetto (Lega): "Sensibilizzare cittadini e inasprire sanzioni"

di Redazione

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"Ogni mozzicone può contaminare fino a 1000 litri d’acqua"

Liguria, abbandono sigarette in strada, Brunetto (Lega): "Sensibilizzare cittadini e inasprire sanzioni"

“Fermo restando che il fumo nuoce gravemente alla salute, in Italia risulta che vengano dispersi nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigaretta e il 64% delle sigarette fumate viene smaltito in modo improprio. Inoltre, il 40% della popolazione non è a conoscenza della normativa in vigore che sanziona fino a 300 euro l’abbandono al suolo dei mozziconi, i quali contengono ognuno 4mila sostanze chimiche nocive, tossiche e cancerogene". Così in una nota Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale.
 

"La Liguria - prosegue - non è esente da questo fenomeno e, in particolare, le nostre strade, spiagge e acque, dove i mozziconi di sigaretta rappresentano un’alta percentuale dei rifiuti complessivi presenti, davanti a bottiglie, sacchetti di plastica, lattine e altro. Tra l’altro, ricordo che ogni mozzicone può contaminare fino a 1000 litri d’acqua. Occorre quindi sensibilizzare la popolazione e sanzionare i comportamenti nocivi per l’ambiente. Sono soddisfatto che l’Assemblea legislativa della Liguria abbia approvato, all’unanimità, il mio ordine del giorno che impegna la giunta a mettere in atto ogni iniziativa utile a sensibilizzare le aziende che si occupano della gestione del ciclo dei rifiuti, le amministrazioni locali e i consumatori sulle tematiche della raccolta dei mozziconi di sigaretta".

 

"Nello specifico, sugli effetti nocivi per l’ambiente, sull’obbligo di non gettare per terra e abbandonare i prodotti da fumo sulle spiagge, nelle acque, nelle caditoie stradali e nel sistema fognario, sulle sanzioni in caso di violazione della normativa vigente, sulla possibilità - conclude - di attivare per i rifiuti di prodotti da fumo determinate procedure di raccolta differenziata con specifiche filiere di recupero piuttosto che al conferimento in discarica”.