Caso Force Blue, Briatore adesso vuole essere risarcito: chiesti 12,6 milioni allo Stato

Flavio Briatore riaccende i riflettori sulla vicenda giudiziaria del Force Blue, lo yacht che gli era stato confiscato nel 2010 e successivamente venduto dallo Stato. L’imprenditore ha presentato un ricorso contro la presidenza del Consiglio, sostenendo che la maxi-barca, ceduta nel 2021 per 7 milioni di euro all’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, fosse stata sottostimata. Briatore, assolto dalle accuse di evasione fiscale legate all’utilizzo dell’imbarcazione, ora chiede un risarcimento pari alla differenza tra il prezzo di vendita e il valore effettivo dello yacht, cioè 12,6 milioni di Euro

Il sequestro – Il Force Blue, lungo 62 metri e una delle barche più grandi al mondo, fu sequestrato dalla Guardia di Finanza nel 2010 al largo della Spezia, su disposizione dei pm di Genova. L’accusa riguardava una presunta evasione di 3,6 milioni di euro di accise sul carburante, favorita, secondo gli inquirenti, da un uso improprio di una società di chartering. Briatore sarebbe stato l’utilizzatore esclusivo dello yacht, mascherandone la proprietà.

Il processo – Dopo una condanna in primo grado e una riduzione della pena in Appello, la Cassazione annullò il processo, aprendo a un nuovo giudizio che si concluse con l’assoluzione del tycoon. Tuttavia, nel frattempo, il Force Blue era già stato venduto. La vendita, avvenuta per 7 milioni di euro, fu motivata con l’urgenza di evitare ulteriori svalutazioni, nonostante le stime iniziali indicassero un valore di mercato superiore ai 15 milioni.

La nuova causa – Briatore ha dunque avviato una nuova causa, chiedendo un risarcimento di 12,6 milioni alla presidenza del Consiglio, ente chiamato in causa secondo una legge del 1988. Se il ricorso fosse accolto, lo Stato potrebbe rivalersi sui magistrati responsabili della cessione attraverso la Corte dei Conti.

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