Sestri Levante: Retegui, tensione in consiglio comunale dopo bocciatura mozione cittadinanza onoraria

di Redazione

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Diego Pistacchi e Marco Conti contro la ricostruzione del presidente dell'assemblea Gian Paolo Benedetti

Sestri Levante: Retegui, tensione in consiglio comunale dopo bocciatura mozione cittadinanza onoraria

La questione del rinvio della mozione urgente per il conferimento della cittadinanza onoraria a Mateo Retegui, che ha radici familiari a Sestri Levante, contrappone ancora maggioranza e opposizione in consiglio comunale nella Bimare.

A contrapporsi sono Gian Paolo Benedetti, presidente del consiglio comunale, e i promotori della mozione Diego Pistacchi (Sestriamo-Forza Italia) e Marco Conti (FDI). Il capo dell'assemblea consiliare ha infatti diffuso una nota, sostenendo: "La trattazione non è in realtà stata impedita in quanto potrà essere ripresentata come mozione in qualsiasi altro momento nel rispetto del vigente regolamento di conferimento della cittadinanza onoraria". L'ufficio di presidenza aveva ritenuto che non sussistesse l'urgenza della trattazione per i seguenti tre motivi: "a) la mozione in oggetto non rispetta l’iter per il riconoscimento della cittadinanza onoraria, disciplinato dal vigente regolamento comunale in materia; b) l’urgenza della mozione stride con la natura meramente simbolica del titolo onorifico in questione; c) sussistono – stante l’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo – oggettive perplessità in ordine ai caratteri di indifferibilità e indispensabilità di cui alla normativa vigente".

"Sostenere che la scelta è stata motivata anche con incomprensibili questioni di par condicio in vista delle prossime elezioni europee - conclude - è osservazione completamente falsa e pretestuosa, in quanto non presente tra le motivazioni elencate. Quanto riferito alla stampa dai consiglieri risulto poco rispettoso dei lavori dell’Ufficio di Presidenza, tradottisi nel succitato verbale protocollo n. 19327/2024. L’invito a tutti i consiglieri di non presentare alla stampa contenuti di mozioni prima che i consiglieri ne siano stati informati formalmente, rappresenta una forma di rispetto dovuta all’autonomia decisionale del consiglio comunale".

Di fronte alle parole del presidente Benedetti, la controreplica di Pistacchi e Conti: "Avevamo scritto che l'urgenza della mozione sulla cittadinanza onoraria a Retegui è stata bocciata "anche con incomprensibili questioni di par condicio in vista delle prossime elezioni europee". Il presidente definisce questa una “osservazione completamente falsa e pretestuosa”. E pubblica egli stesso il verbale della presidenza del consiglio comunale nel quale si dà atto, al punto c) che “sussistono – stante l’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo – oggettive perplessità in ordine ai caratteri di indifferibilità e indispensabilità di cui alla normativa vigente”. La legge 28/2000 è esattamente quella che regola la par condicio in tempo elettorale. Quindi è lo stesso testo del signor Benedetti a chiarire dove siano le affermazioni false e pretestuose".

"Al punto a) delle motivazioni, il presidente sostiene che “la mozione in oggetto non rispetta l’iter per il riconoscimento della cittadinanza onoraria, disciplinato dal vigente regolamento comunale in materia”. Il presidente dovrebbe sapere, stante la funzione che è chiamato a ricoprire, che la mozione è un atto di indirizzo, che impegna la giunta a procedere in una determinata direzione. Quindi la mozione avrebbe dato mandato alla giunta di avviare le corrette procedure. Se la strada della mozione non fosse corretta, ciò sarebbe inoltre un'ennesima contraddizione in cui cade il presidente Benedetti allorquando spiega che “potrà essere ripresentata come mozione in qualsiasi altro momento”. Considerazioni che confermano una volta di più scarsa conoscenza delle leggi e dei regolamenti che dovrebbero essere applicati con perizia ed imparzialità".

"L'unico passaggio che fa effettivamente riferimento al diniego dell'urgenza, è il punto b). con cui si ritiene che “l’urgenza della mozione strida con la natura meramente simbolica del titolo onorifico in questione”. La mozione conteneva esplicita spiegazione del motivo per il quale fosse consigliabile procedere con urgenza, stante l'opportunità di giungere alla formalizzazione della cittadinanza onoraria prima della partenza del calciatore Retegui per gli Europei di calcio. Questa era una legittima e soggettiva valutazione dell'ufficio di presidenza, tanto che non si è espresso all'unanimità. Ha prevalso la scelta di non ammettere la mozione: non siamo d'accordo e ne prendiamo atto. Ma infatti abbiamo contestato – e lo ribadiamo – solo le altre motivazioni. Così come il gravissimo richiamo a non parlare con la stampa. Quando la stessa obiezione l'abbiamo sollevata in consiglio comunale, il presidente ci ha tolto la parola, aggravando la propria posizione. Ma questo - concludono i due consiglieri di minoranza - sarà oggetto di specifica contestazione agli organi preposti".