Pronto Soccorso, avviato il progetto dei facilitatori: supporto e ascolto alle famiglie dei pazienti
di Filippo Serio
Avviato il progetto di Regione Liguria 'Chiedi a me'. Ecco l'esperienza diretta di un'infermiera
Sono in servizio in tutta la Liguria i facilitatori dei Pronto Soccorso che hanno svolto la formazione organizzata da Regione per migliorare l’assistenza e l’accoglienza nelle strutture dell’emergenza. Il servizio, attivo dalle 9 alle 21, sette giorni su sette, è chiaramente identificabile anche grazie all’utilizzo della pettorina, con la scritta “Chiedi a me” che viene indossata dai facilitatori. Il progetto è utile per dare a pazienti e ai loro familiari in attesa informazioni sui percorsi, per consegnare beni personali e consente anche di dare supporto ai medici e al personale sanitario che devono gestire le numerose richieste di informazioni. I "facilitatori" sono figure professionali che svolgono supporto, a vario titolo, nei Pronto soccorso della Liguria (personale sanitario, Oss, hostess/steward, volontari).
“Abbiamo voluto mettere a sistema questo servizio – spiega Massimo Nicolò, assessore alla sanità di Regione Liguria – per garantirlo in modo omogeneo in tutta la Liguria. Le aziende potranno gestire il personale formato, assicurando che l’attività venga svolta in tutti i pronto soccorso con la possibilità che, con il tempo, venga implementata nell’ambito dell’organizzazione che viene decisa dalle Asl e dagli ospedali. La formazione è servita per dare a tutto il personale coinvolto gli strumenti necessari: sappiamo che nei pronto soccorso si possono vivere situazioni di stress emotivo molto forte, per questa ragione è fondamentale la preparazione ad affrontare anche situazioni critiche”.
Nello specifico sono stati individuati i compiti dei facilitatori, individuati dalle singole Aziende e riconoscibili attraverso la pettorina fornita da Regione Liguria: fornire informazioni logistiche relative all'organizzazione del Pronto Soccorso; gestire la consegna di effetti personali ai pazienti al di fuori degli orari di visita (ed esempio, cambio abiti, caricabatterie, beni di conforto); facilitare la comunicazione tra pazienti e familiari/caregiver; fornire aiuto ai familiari/caregiver circa l’utilizzo di strumenti informatici di supporto, come ad esempio “PS tracker”. A questo proposito, il sistema sviluppato da Liguria Digitale, che nei mesi scorsi era stato attivato prima al Policlinico San Martino e poi all’Ospedale di Lavagna, è stato avviato dal 16 giugno all’ospedale Sant’Andrea della Spezia e dal 18 giugno all’ospedale San Paolo di Savona; è invece prevista per il 25 giugno l’attivazione di PS tracker al Santa Corona di Pietra Ligure.
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