Sciopero selvaggio Amt, dopo sei anni i dipendenti pagano il conto

di Fabio Canessa

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Da luglio 22 euro in meno in busta paga per 30 mesi grazie anche alla colletta dei sindacati

Sciopero selvaggio Amt, dopo sei anni i dipendenti pagano il conto
A luglio, sei anni dopo, arriva il conto ai dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico genovese Amt per la maximulta di 1,6 milioni di euro complessivi per lo sciopero selvaggio del 2013. Con le buste paga i dipendenti dell'azienda inizieranno infatti a pagare le rate, circa 22 euro al mese per 30 mesi, per saldare le sanzioni ricevute per le cinque giornate di sciopero del novembre 2013 contro l'ipotesi di privatizzare l'azienda, proseguito anche nei quattro giorni della precettazione decisa dalla Prefettura. Le sanzioni vennero date in particolare a 1.400 autisti, sui circa 2.200 dipendenti aderenti allo sciopero, la totalità dei lavoratori Amt. L'importo rateizzato verrà però suddiviso tra la quasi totalità dei dipendenti, che hanno aderito alla sottoscrizione di solidarietà organizzata dalle quattro principali sigle sindacali, Cgil, Cisl, Uil e Faisa, ricostruisce Andrea Gamba della Cgil, oltre al contributo dato dalle stesse sigle sindacali che avevano aperto anche una raccolta a livello nazionale, con l'adesione di singoli cittadini (45 mila euro). Alla fine ciascun dipendente Amt aderente dovrebbe vedersi trattenere in busta paga appunto un importo di circa 22 euro. Al momento di saldare le multe si arriva dopo un complicato e costoso iter di ricorsi e contro ricorsi. La contestazione dei dipendenti dell'Amt al progetto di privatizzazione del sindaco Marco Doria portò a cinque giorni di sciopero con il provvedimento di precettazione del prefetto, non rispettato dai lavoratori. Per non incorrere nelle sanzioni i dipendenti Amt fecero quindi ricorso al Tar che diede loro ragione, ma cinque anni dopo una sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto annullando la decisione del Tar: l'ordinanza prefettizia è tornata così in vigore portando a multe in media di 1.500 euro.