Palla con lo scotch lanciata nel carcere di Marassi, dentro 4 cellulari

di Redazione

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Destinata ai detenuti nell’area passeggi, è stata “stoppata” dagli agenti penitenziari

Palla con lo scotch lanciata nel carcere di Marassi, dentro 4 cellulari

Forse solo un lancio sbagliato. Di certo la rudimentale palla confezionata con del nastro adesivo piovuta ieri pomeriggio nel carcere di Marassi era destinata ai detenuti e non ai poliziotti penitenziari in servizio sul mura di cinta. Una palla non scagliata per motivi ludici, ma per ben altri motivi visto che dentro c’erano 4 telefonini, due smartphone e due micro cellulari.

La notizia dell’ennesimo lancio di oggetti dentro il carcere dalle vie di Marassi circostanti è denunciata dal segretario ligure del sindaco degli agenti penitenziari Uilpa Fabio Pagani, che aggiunge: “Questi lanci dall’esterno avvengono quasi con cadenza quotidiana perché il sistema di sorveglianza del carcere è inadeguato e quasi mai i responsabili dei lanci vengono identificati”.

Per Pagani sono almeno due gli interventi urgenti da effettuare: adeguare il sistema di videosorveglianza e sistemare una rete di protezione sul recinto dell’area passeggi dove vengono lanciati gli oggetti destinati ai detenuti.

Oltre ai cellulari dentro le “Case Rosse” di Marassi vengono lanciati dall’esterno anche dosi di droga e altri oggetti. I maggiori rischi per la sicurezza del carcere sono durante i 90 minuti delle partite di calcio nel vicino stadio Luigi Ferraris quando, aprofittando della confusione, i lanci possono essere effettuati anche dalla gradinata Nord. "Non dimentichiamo – denuncia Pagani – che a Marassi oggi ci sono 750 reclusi, quasi il doppio dei 450 della capienza mentre l'organico degli agenti è gravemente inadeguato”.