Nuovo ponte, Toninelli: "Controllo e progettazione ad Anac e governo"

di Redazione

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Bucci ha il supporto "ma anche il fiato sul collo di chi deve controllare il suo operato"

Nuovo ponte, Toninelli: "Controllo e progettazione ad Anac e governo"
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli non è "preoccupato" per il controlli sull'esecuzione dei lavori di ricostruzione del ponte Morandi affidati alla cordata Salini Impregilo Fincantieri Italferr. Manca ancora però l'assegnazione del servizio di verifica del progetto secondo i criteri specificato nell'allegato B del decreto 7 che stabilisce che debba essere un organismo terzo accreditato a eseguire la delicata fase di controllo tecnico economico e normativo sul progetto. "Non mi preoccuperei di questo perché l'Anac ha delle regole e delle linee guida anti corruzione, quindi i controlli ci sono. C'è il mio ministero che controlla e c'è l'intero governo. Il commissario Bucci è un commissario straordinario governativo e ha il supporto ma anche il fiato sul collo del governo che deve controllare il suo operato", ha detto il ministro a margine di un evento in provincia di Milano. "Chi ha fatto crollare il ponte, cioè la famiglia Benetton, Atlantia, grazie al progetto Aspi ha bonificato al conto del commissario Bucci 115 milioni e in questi giorni le famiglie di tanti sfollati potranno avere i soldi per comprare una casa nuova". Toninelli glissa anche sui criteri con i quali verrà individuato l'ente che dovrà effettuare le verifiche tecniche per la corretta esecuzione del progetto del nuovo ponte Morandi. "Il progetto c'è abbiamo all'interno le più importanti eccellenze sia private che pubbliche. Italferr ha progettato ponti in tutto il mondo, è una certezza ed è una garanzia. Ovviamente metteremo in campo tutte le nostre principali risorse, ma nel 2020 il ponte sarà inaugurato e sarà un momento di rinascita dell'Italia dopo il crollo della gestione precedente pessima di chi dava ai privati il suolo pubblico e le autostrade e non le controllava più", ha concluso Toninelli.