Nuovo ponte, Toninelli assicura: "Sarà in piedi entro la fine dell'anno"

di Pietro Roth

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Il ministro a Genova: "Le polveri saranno costantemente monitorate"

Nuovo ponte, Toninelli assicura: "Sarà in piedi entro la fine dell'anno"
“Per la fine dell'anno il nuovo ponte sarà in piedi, penso lo si possa finalmente vedere e nella primavera del 2020 credo lo si possa inaugurare. Sarà un momento straordinario di rilancio e di riscatto per Genova e tutta l'Italia”. Lo ha detto Il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli oggi a Genova per la prima colata di cemento della prima fondazione del nuovo ponte. “Il Governo ha risposto alla tragedia con una forza e una velocità senza precedenti - ha detto -, abbiamo messo insieme una struttura commissariale a prova di ricorso. Stiamo andando avanti nonostante ci sia qualcuno che speri e provi a fermare le operazioni di ricostruzione. Non voglio far riferimenti se non a quelli che stanno cercando di fare ricorsi contro il Decreto Genova e contro chi ha messo non solo 1 miliardo di euro per Genova e per far rialzare la città che era in ginocchio”. "Abbiamo messo in piedi una struttura forte - ha detto il ministro -. dietro al sindaco Marco Bucci c'è una struttura di giuristi, economisti, tecnici e magistrati. E' il meglio dell'Italia, e quell'associazione di imprese che sta ricostruendo" è composta "dalle eccellenze pubbliche e private che abbiamo in Italia e di questo siamo orgogliosi". IL "FALLIMENTO" DEI PRIVATI "Oggi è una giornata importante perché il lavoro che abbiamo fatto nei mesi scorsi finalmente inizia a essere tangibile. Per me è fondamentale e lo dico proprio dal punto di vista umano immedesimandomi nella sofferenza dei genovesi". Lo ha detto il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli a poche ore dalla prima colata delle fondazioni del nuovo ponte a Genova. "Oggi ci sarà la prima colata di calcestruzzo e questo significa che stiamo finalmente ricostruendo. Quello che è il simbolo del fallimento della gestione della cosa pubblica data ai privati sarà un brutto ricordo. Iniziamo a ricostruire. Il nuovo impalcato che arriva da Fincantieri rappresenta un ulteriore passo avanti". Le verifiche sulle polveri “verranno fatte anche nelle ore successive all'implosione. Se ci saranno degli allarmi si interverrà. Ma penso e spero che non ci saranno”, ha aggiunto Toninelli. La mia promessa è che continueremo a mettere tutti i dati open, aperti. Ci vuole la massima trasparenza perché non permetto che si ingenerino paure e ansie magari infondate ma semplicemente dovute all'assenza di informazioni su tutto quello che sta accadendo”. ZONA ARANCIONE I  residenti della zona arancione "hanno più volte ripetuto che non vogliono bloccare le attività di demolizione che sono evidentemente propedeutiche alla ricostruzione del ponte. Questo è quello che mi aspettavo. Come vuole il sottoscritto e come vuole tutto il governo vogliono semplicemente far si che questa operazione delicata, che è una implosione e non un'esplosione, venga fatta bene". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli oggi a Genova, al termine di un incontro nella cosiddetta zona arancione. "A oggi abbiamo già dei dati scientifici. Io ieri ho sentito il ministro Costa, che si dovrà occupare assieme al commissario Bucci del riutilizzo dei materiali di risulta conseguenti all'implosione, e lo faremo con la massima attenzione”.