Le elezioni regionali e tutte le possibili evoluzioni

di Paolo Lingua

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Le elezioni regionali e tutte le possibili evoluzioni

I numeri sotto i nostri occhi sono chiari e limpidi: il centrosinistra (ma in particolare il Pd)  ha tenuto gagliardamente in Emilia Romagna (più per il candidato Bonaccini che per la coalizione) e ha ceduto pesantemente in Calabria. Il centrodestra ha tenuto, ma non ce l’ha fatta come era prevedibile, in Emilia e ha vinto a mani basse in Calabria. Il M5s è crollato pesantemente in entrambe le regioni mettendo in luce una situazione di immagine esterna e soprattutto un conflitto interno difficilmente sanabile.  Per questa tornata si può parlare d’un sostanziale pareggio trai due schieramenti di centrosinistra  e di centrodestra, con un ritorno a una radiografia politica dualistica che, tutto sommato, è più razionale e logica della ipotesi dei “tre poli” che pure sino a due anni fa sembrava possibile. Una riflessione di fondo immediata è necessaria. Matteo Salvini, per l’avvenire, dovrà capire che non è il caso di puntare agli eccessi di comunicazione (pensiamo solo alla famosa “citofonata”), perché se le esternazioni “tutte di pancia” possono anche colpire una certa fascia di elettorato, non hanno però alcuna presa (anzi provocano un certo distacca infastidito) per quel che riguarda una forte frangia del ceto medio più intellettualmente consapevole e che non ama gli eccessi mediatici. In Emilia Romagna da oltre settant’anni si è creato un certo collegamento tra i ceti borghesi (imprenditori piccoli e medi, professionisti, ecc. ) e un ceto popolare che ha raggiunto il benessere. Salvini non è riuscito a convincerli per eccessi di sovranismo demagogico: è una riflessione sulla quale dovrà tornare se vorrà vincere, un certo giorno, a livell9o nazionale. Questo stato di cose spiega il risultato politico di ieri. Il Pd è in netta ripresa: tiene al Nord e al Centro dell’Italia ma perde inesorabilmente al Sud, come in passato si è già visto e constatato. Ma, nel complesso, oggi torna a costituire una alternativa con forti prospettive di ripresa. Al Pd di Zingaretti tocca un ruolo di netta leadership perchè gli alleati, sia moderati sia di estrema sinistra, sono inconsistenti. Si apre dunque uno scenario che, alla luce della logica, è fisiologico, ma che dovrà essere gestito con grande equilibrio e con grande attenzione. Il discorso che vale per Salvini, vale anche per Zingaretti. Le grandi incognite, mentre si annunciano le nuove scadenze elettorali (Campania, Marche, Puglia, Toscana, Liguria, ecc.), adesso sono puntate sul governo. Al di là delle dichiarazioni di comodo, la questione riguarda le scelte strategiche dell’esecutivo. Sarà difficile per i grillini insistere sulle indicazioni che riguardano il loro sistema di comunicazione. Il Pd farà muro a questo punto su scelte di fondo come la riforma della prescrizione oppure il ritiro delle concessioni autostradali, scelte che vedono in metto contrasto il Pd e il gruppo n dei renziani. E’ vero che in Parlamento i grillini sono i più forti, ma ormai si è capito che sono debolissimi sul piano elettorale. Sono in grado di forzare la mano? Pare proprio di no: l’unica che forza di cui dispongono è che anche il Pd, per non parlare dei renziani che non hanno un gande feeling con l’opinione pubblica, è poco incline ad andare al voto per non regalare il governo a Salvini. Al tempo stesso non sarà semplice procedere con un governo i cui “numeri  interni” non corrispondono all’andamento elettorale, vista la disfatta dei grillini. Occorrerà aspettare il vertice del M5s e i movimenti dei gruppi all’interno e anche se si accentueranno i contrasti sulle scelte di fondo. E per le prossime regionali: sinistra unita con unico candidato oppure ancora ognuno per conto suo? Tutte le soluzioni sono possibili. In Liguria i punti interrogativi si accentuano anche perché sarà difficile che sulla scelta d’un eventuale candidato unico (che vede una parte del movimento in netta contrarietà) sarà difficile imporre un candidato che piaccia al M5s. Il Pd dovrà calcare la mano. Ma che cosa potrà accadere? Per ora si continua a navigare a vista.