Lauro è un alieno, il Volo è terribile, Silvestri un poeta dark

di Claudio Cabona

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I pagelloni della seconda serata del Festival di Sanremo 2019: 12 canzoni sul palco

Lauro è un alieno, il Volo è terribile, Silvestri un poeta dark
-Achille Lauro – Rolls Royce VOTO 7: un alieno all'Ariston. Ci rapisce e ci porta nel suo mondo. -Einar - Parole nuove VOTO 4.5: perfino la banalità prende le distanze da un testo così scontato. -Il Volo - Musica che resta VOTO 4: contemporanei come un filmato in bianco e nero dell'Istituto Luce. Speriamo che questa musica non resti.  -Arisa - Mi sento bene VOTO 6+: non c'è un perché preciso, ma si balla e si canta. E ci si sente bene.  -Nek - Mi farò trovare pronto VOTO 5/6: una nekkata. Laura non c'è, Nek più o meno sì. -Daniele Silvestri - Argento vivo VOTO 7.5: approccio da monologo teatrale e musica si fondono per portarci dentro il buio. Gemma nera e splendente. Non vincerà mai il festival. -Ex-Otago - Solo una canzone VOTO 7: canzone che, con una carezza sul cuore, ci ricorda quanto è difficile amarsi. -Ghemon - Rose viola VOTO 6.5: ballata black per nulla banale, finalmente interpertrata a modo. -Loredana Bertè - Cosa ti aspetti VOTO 7.5: una parola...dea. -Paola Turci - L’ultimo ostacolo VOTO 6/7: sensuale, profonda, graffiante. La musica è donna. -Negrita - I ragazzi stanno bene VOTO 6: uguale ad altre 100 delle loro canzoni. -Federica Carta e Shade - Senza farlo apposta VOTO 5: scontati come la chiamata giornaliera di un operatore telefonico.