Forza Italia, la lettera di Biasotti a Berlusconi: "Sì alle primarie e cambia nome al partito"

di Fabio Canessa

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Il coordinatore ligure: "Toti non ha aiutato, ma non è un traditore"

Forza Italia, la lettera di Biasotti a Berlusconi: "Sì alle primarie e cambia nome al partito"
"Caro presidente, ti invito a fare un passo non indietro o di lato, ma in alto come merita la tua storia". Sono le parole con cui Sandro Biasotti, attuale coordinatore regionale di Forza Italia, inizia la sua lettera aperta a Silvio Berlusconi. Un invito a farsi da parte, pur con toni di grande riverenza, che arriva giorni dopo l'annuncio della 'costituente' di Giovanni Toti, che il 6 luglio radunerà a Roma chi condivide il suo progetto politico di rottura col partito. E allora Biasotti prova a ricomporre i cocci. "Non è un traditore, ti vuole bene", scrive del presidente della Regione dopo averlo anche criticato. E alla fine, oltre a sposare l'idea delle primarie, propone anche un cambio di nome. "Altra Italia" o "PMI - Partito Moderato Italiano". Ecco il testo integrale della lettera
Caro Presidente, Anche io penso che F.I. abbia perso il suo ruolo propulsivo ed attrattivo, e allora mi permetto di invitarti non a fare un passo indietro o di lato ma a farlo in alto come merita la tua incredibile persona e storia. Dovresti occuparti di politica europea e mondiale e lasciare ai tuoi dirigenti l’effettiva operatività politica. Tu saresti sempre il presidente a vita ed il finanziatore secondo le leggi ed in più avendo le tv saresti sempre “ molto “ ascoltato. D’altronde è da anni che dici di non volerti occupare di scelte e decisioni del partito ed hai fin troppo delegato a terzi. Dovresti nominare subito un comitato dandogli i poteri di scrivere le nuove regole per un democratica scelta del coordinatore politico di F.I. con primarie aperte a tutti da tenersi entro Ottobre c.a. E poi subito dopo primarie per tutti gli altri ruoli. Io nominerei in questo comitato figure con cariche istituzionali, quindi Tajani, Bernini, Gelmini, Carfagna, Cesa, e Toti. Toti certamente non ha da tempo aiutato il nostro partito e soprattutto in queste ultime elezioni europee, ma non è un traditore, ti vuole bene anche se è troppo critico ma è un valore aggiunto che non dobbiamo perdere e/o regalare ad altri. Se rimaniamo fermi e non diamo una vera scossa rischiamo l’estinzione e quando sento Salvini e La Meloni che non vogliono più allearsi con te io sto male sapendo come tu invece li hai aiutati quando erano in difficoltà; loro non lo faranno più con te. Pensa se Salvini aprisse e desse posti certi in parlamento ai nostri deputati del centro e del sud ( la Lega minimo quadruplicherà i seggi ) e se garantisse a Toti ( separato da noi) un po’ di posti al nord. Rimarremmo veramente in pochi. Invece io credo che potremmo avere grandi spazi al centro politico ma solo con una rivoluzione e dopo vedrai che saranno i nostri ex soci a cercarci perché il centro destra sarà sempre vincente. Io addirittura proporrei alle primarie anche un nuovo nome al nostro partito per dare proprio idea di un nuovo corso “ Altra Italia “ Partito Popolare Italiano” io al gruppo avevo proposto “ Partirò Moderato Italiano PMI “ che richiama la piccola e media impresa. Rimango in attesa di un tuo riscontro con ancora più grande stima ed affetto. Sandro Biasotti