Festival di Nervi, la Giselle dei ballerini ucraini fa commuovere il pubblico

di Matteo Angeli

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La direttrice artistica: "Mia cugina è un generale, ci sentiamo poco ma quando riusciamo mi racconta cose terribili. Speriamo davvero che questo incubo finisca"

Festival di Nervi, la Giselle dei ballerini ucraini fa commuovere il pubblico

Terza serata del Nervi Music Ballet Festival di Genova. Sul palco i ragazzi dei corpi di ballo ucraini di Kiev, Odessa, Kharkiv e Lviv uniti per portare in scena una  "Giselle" davvero speciale.

Nella magica cornice dei Parchi alle 9.15 in punto si apre il sipario mentre il cielo, ancora rosso fuoco, regala emozioni a non finire. Ci sono tanti ucraini tra i 700 spettatori del pubblico e molte bandiere gialle e blu. 

Natalia Iordanov, direttrice artistica e presidente dell’Ucranian Classical Ballet , dietro le quinte è più agitata dei suo ballerini. Segue tutto con grande attenzione, cura i dettagli ma si vede che "sente" la serata in poco particolare. "Fuggiamo da una guerra, le nostre famiglie soffrono - spiega - noi siamo qui in Italia con un pensiero fisso in testa. Mia cugina è un generale, ci sentiamo poco ma quando riusciamo mi racconta cose terribili. Speriamo davvero che tutto finisca il prima possibile".

Karyna Shatkovskayaétoile del corpo di ballo di Kharkiv, convince sin dalle sue prime uscite sia per il modo di stare sul palco che per l'espressività del suo corpo.

Caposaldo fondamentale del repertorio della danza mondiale, Giselle si divide in due atti il primo dei quali culmina con la sua morte. 
Nel secondo, per motivi di umidità e scivolosità del palco, la direzione è costretta a stoppare tutto per dieci minuti. Ma la magia non viene interrotta: quando si spengono le luci tutto torna, bellissimo, come prima.
Gli spettatori in silenzio assistono coinvolti alla parte finale con Giselle che protegge Albrecht dalle altre Vili salvandogli la vita.

Poi gli applausi, l'inno nazionale e qualche lacrima. Finisce così una serata che lascia in tutti qualcosa dentro.