Crollo Morandi, 43 vittime, 4 inchieste, 109 indagati e qualche “gola profonda”

di Michele Varì

Il colonnello della Finanza Bixio: “Subito nessuno parlava, poi davanti ai morti hanno collaborato. Interrogati oltre cento testimoni“

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Prima nessuno parlava, poi davanti ai tanti morti, quando si è capita l'entità della tragedia di Ponte Morandi molti hanno raccontato quanto sapevano...”.

Di più non dice e misura come sempre le parole il colonnello della guardia di Finanza Ivan Bixio.

L'ufficiale responsabile del Primo gruppo del comando di lungomare Canepa, è consapevole di avere fra le mani una delle inchiesta fra le più impegnative che possono capitare a un investigatore.

“Abbiamo raccolto una montagna di documentazione video e cartacea che solo grazie a un sofisticato e costoso cervellone elettronico riusciamo a decifrare, ma è un lavoro duro che ci impegna molto oltre al nostro compito, è da due anni che facciamo gli straordinari senza che nessuno ce lo chieda perché sappiamo che dobbiamo dare delle risposte ai familiari delle vittime”.

Dall'indagine sul crollo del ponte che ha permesso di iscrivere sul registro degli indagati 71 persone e un soggetto giuridico (Autostrade per l'Italia) i finanzieri hanno scoperto altri reati che venivano commessi da Autostrade e da Spea, la società che doveva monitorare ponti e gallerie.

Controlli in realtà taroccati o forse mai svolti, un'indagine con venti indagati e venti gallerie finite ai raggi x.

Quindi le indagini sono state dirottate sui pannelli fonoassorbenti a rischio crollo, perché di scarsa qualità e montati malamente (otto indagati per attentato alla sicurezza pubblica e frode di pubblica fornitura).

Ultimo filone d'inchiesta quello spuntato alla fine dello scorso anno dal crollo della volta della galleria Bertè sulla A26 Genova Alessandria. Anche qui indagati di Spea e Aspi, in tutto 10 persone.

La domanda più importante delle inchieste è però ancora senza risposta: perché è crollato il Morandi?

Il procuratore Francesco Cozzi ha detto che era un vecchio malato e curato male.

Il colonnello Bixio ricorda che tutti sapevano della malattia del ponte ma nessuno ha capito quanto fosse grave: ed infatti, tragica beffa, il Morandi è venuto giù ad agosto del 2018, appena due mesi prima dell'avvio dei grandi lavori decisi per ristrutturarlo.

Due mesi, forse il tempo di un iter burocratico, ma determinanti per cancellare la vita a 43 persone.