Ci saranno le infrastrutture della Liguria nel Recovery?

di Paolo Lingua

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Ci saranno le infrastrutture della Liguria nel Recovery?

Anche se molti media non hanno insistito sul caso specifico, ci sono non pochi interrogativi  sulle problematiche delle infrastrutture della Liguria che potrebbero – il condizionale è d’obbligo – essere inserite nei progetti del Recovery Plan che il governo, in tempi stretti, dovrà presentare ai vertici della Ue. Le infrastrutture non sono una problematica locale ma sono un aspetto di carattere nazionale. La Liguria non è una realtà territoriale a sé, ma in particolare per il suo ruolo portuale nazionale e internazionale, riguarda aspetti estremamente delicati e di importanza strategica. Non si parla più da mesi, tanto per aprire un tema che ha quasi settant’anni di storia, del completamento del raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia. Il tratto del raddoppio gioca tra l’area di Imperia e quella di Savona: sono poche decine di chilometri, ma non è chiaro quali saranno i tempi e i modi di esecuzione.  So parla da tempo di nuovi contatti tra la Liguria e il Piemonte, in via trasversale, pe rendere più agili i contatti, ma le scelte strategiche non sono chiare, così come del tratto che dovrebbe, sul Levante, collegare l’area genovese con i territori dell’Appennino emiliano. Se ne parlava già tra la fine degli anni Ottanta e Novanta e la discussione si è trascinata a vuoto per decenni. Si cerca, al meno dal punto di vista del mondo imprenditoriale, di spingere i tempi per la conclusione della realizzazione della ferrovia d Alta Capacità più nota come il Terzo Valico che, per la verità prosegue nella sua realizzazione, ma non certo ad alta velocità di lavori. Non polo: ci sono aspetti strategici non trascurabili. Raggiunta Tortona la linea ferroviaria dovrebbe agganciarsi alla linea per Milano per connettere il trasporto delle merci anche oltre il Nord Italia per puntare al cuore dell’Europa e raggiungere i mercati in concorrenza con il traffico che parte dagli scali del Nord Europa. Infine, vale la pena si soffermarci su un argomento che ha, in Liguria, una presenza problematica di trent’anni, vale a dire la realizzazione della Gronda, nata, sempre a citare i soprannomi, come “bretella”.

Nel precedente governo, Conte bis, il ministro dei trasporti Paola De Micheli, aveva, in diverse occasioni pubbliche, confermato che si era alla vigilia del decollo della realizzazione della Gronda, con progetti e finanziamenti ormai avanzati. Su tutta la vicenda della Gronda – raddoppio di fatto del percorso autostradale di Genova – pesa certamente il fatto che riguarda l’Aspi, la società autostradale del gruppo Benetton  che avrebbe dovuto realizzare l’opera. Ma molte cose si sono bloccate con il crollo del Ponte Morandi, anche perché è sorta la complessa vertenza del ritiro della concessione, una trattiva però che, con continui rinvii, è ancora lontana da essere risolta. Potrebbe il Recovery inglobare il progetto scavalcando la questione Stato-Aspi che, comunque in qualche modo dovrà essere risolta? Su tutto è, per il momento, scesa una coltre di nebbia, anche perché il governo di Conte non è riuscito mai a uscire dallo stallo anche per via delle posizioni del M5s , da sempre favorevole al ritiro della concessione ma senza alcuna valutazione sulle conseguenze economiche e finanziarie. Il governo Draghi , a livello ufficiale, non ha reso per il momento pubblica alcuna decisione e neppure alcuna scelta strategica. I contenuti concreti del Recovery non sono ancora noti mentre i giorni della presentazione del progetto operativo ai vertici dell’Europa  si fanno sempre più stretti. Non si può vivere di rinvio in rinvio e, anche a livello locale (quello che vale per la Liguria vale per il resto dell’Italia) si continua a brancolare nel buio, al di là di indicazioni estremamente generiche. La realtà è che per ora si resta fermi, anche in settori dove si potrebbe procedere, indipendentemente  dalla pandemia, trattandosi di settori che non creano grossi problemi di infezioni e di diffusione del virus. Aspettiamo, ma in questi casi il tempo è un nemico.