Caso Tirrenia, Toninelli vuole portare Onorato in tribunale. Ma il sindacato minaccia scioperi

di Pietro Roth

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Il ministro: "Situazione inaccettabile". Federmar: "Ci convochi, sennò blocchiamo tutto"

Caso Tirrenia, Toninelli vuole portare Onorato in tribunale. Ma il sindacato minaccia scioperi
Non si placa la polemica su Tirrenia e sul servizio di continuità territoriale con la Sardegna. Giovedì il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli era nell'isola per la campagna elettorale delle regionali, e lì ha attaccato pesantemente Vincenzo Onorato che gli aveva risposto senza andare troppo per il sottile. Il ministro penstellato oggi è tornato sull'argomento, minacciando di portare Onorato in tribunale. "Ad Onorato mi riservo di rispondere anche per le vie legali - ha detto Toninelli - Voglio semplicemente ricordargli che l’abuso di posizione dominante che lui pratica sulle tratte sarde, il monopolio di fatto di cui ho parlato, è stato accertato e sanzionato dall’Antitrust nel marzo 2018.  Stiamo parlando di una maximulta da quasi 30 milioni di euro adottata per condotte anticoncorrenziali che avrebbero violato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Il Tar ha solo sospeso la sanzione nei confronti delle sue imprese Cin-Tirrenia e Moby, in attesa del giudizio di merito. Ma si parla di ritorsioni e penalizzazioni economiche ai danni delle aziende di logistica che si sono avvalse dei servizi dei concorrenti, mentre dall’altra parte sono stati adottati trattamenti di favore nei confronti delle società rimaste fedeli alle sue compagnie. Onorato sta mortificando i sardi con tariffe che, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, schizzano a livelli vergognosi. E tutto ciò mentre lo Stato incredibilmente gli elargisce, in regime di concessione, 72 milioni di euro annui. Peraltro, il livello del suo servizio sta peggiorando sempre più – ritardi negli arrivi, nelle partenze, sostituzioni di navi con altri non idonee – e lo dimostrano le crescenti sanzioni irrogate al signor Onorato dal Mit, che nel 2018 hanno raggiunto la cifra di circa 500mila euro. Aggrapparsi alla giustizia amministrativa potrà servirgli fino a un certo punto. Questo emerito benefattore alla Leopolda del 2015 spiegava, di fronte a Renzi, che i sardi avrebbero viaggiato sui suoi traghetti con appena 14 euro. Si trattava di una promessa degna del suo illustre interlocutore". Nel frattempo però Federmar/Cisal, l'associazione sindacale maggiormente rappresentativa dei lavoratori di Tirrenia, minaccia lo sciopero: “Le affermazioni di Toninelli non hanno motivo di essere prese in considerazione, in quanto un vero monopolio di Tirrenia non esiste - dice il segretario generale Alessandro Pico - Questi soldi servono esclusivamente per dare quella giusta Continuità Territoriale che, nei periodi di cosiddetta bassa stagione, non permetterebbero a nessun mezzo di locomozione di poter raggiungere la Sardegna. Faremo una richiesta formale a questo Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, affinché possa sedersi al tavolo con noi e discutere esattamente a che condizioni intenda portare avanti le eventuali dismissioni - nel luglio 2020 - della Compagnia Italiana di Navigazione che in questi 70 anni di Repubblica ha onorato, nel bene e nel miglior modo possibile, quelle che sono le esigenze del popolo della Sardegna. Naturalmente, se Toninelli non convocherà l’Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativa dei lavoratori della Tirrenia dovrà aspettarsi quanto meno e quanto prima il blocco totale dei collegamenti con la Sardegna". "Intendo aggiungere – ha proseguito Pico – che queste dichiarazioni di Toninelli sembrano il frutto infausto di quanto possa essere un Potere politico asservito al Potere economico , è assurdo , ma queste sue dichiarazioni sono quasi di parte a un certo tipo di armatori che sfruttano lavoratori extracomunitari usufruendo inoltre di leggi che favoriscono gli stessi ad avere il totale sgravio del costo del lavoro”.