Bombardier cede il ramo ingegneria, i sindacati: "Nessuna garanzia sul lavoro"

di Fabio Canessa

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Manca ancora il partner industriale per rilanciare lo stabilimento di Vado Ligure

Bombardier cede il ramo ingegneria, i sindacati: "Nessuna garanzia sul lavoro"
"Confermata la cessione del ramo ingegneria e nessuna garanzia sui futuri carichi di lavoro". Così Cgil descrive quanto emerso nel pomeriggio al Mise durante l'incontro sulla vertenza riguardante lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure. "L'azienda si è nuovamente presentata al Ministero senza un piano industriale in grado di garantire il sito produttivo nella sua interezza - spiegano Andrea Mandraccia, segretario provinciale Fiom Cgil Savona, e Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona, e Salvatore Barone della Cgil nazionale - Nonostante la richiesta del Ministero di soprassedere in attesa della definizione del piano industriale, la cessione del ramo d'azienda ingegneria verrà portata a compimento. Quanto alla produzione non c'è ancora alcun dettaglio in merito al carico di lavoro che arriverà dai 14 treni destinati all'alta velocità". Nessun dettaglio anche su quale sarà il partner industriale che dovrà rilanciare le attività produttive del sito di Vado Ligure. "Un quadro insomma in parte negativo ed in parte di pesantissima incertezza - concludono i sindacati - Per questo abbiamo chiesto al Mise di farsi da garante per la tutela dello stabilimento: il vice capo di gabinetto Sorial ha chiesto formalmente che il Gruppo presenti il piano industriale entro metà luglio, pena la messa in campo di attività verso i clienti italiani propedeutici alla revoca dei contratti stipulati". In giornata si terranno assemblee dei lavoratori nelle quali saranno decise eventuali ulteriori iniziative di lotta.