Alassio, "l'angelo" dell'hotel Bel Sit aspetta la cittadinanza italiana: "Speriamo che Toti mantenga la parola"

di Redazione

Il presidente aveva assicurato il suo impegno per far ottenere la cittadinanza ad Albi, il cameriere-infermiere che si è preso cura dei clienti bloccati da uno dei primi cluster di Covid 19 in Italia

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A fine febbraio l'hotel in cui lavorava, il Bel Sit di Alassio, si è tramutato in uno dei primi cluster di Covid 19, costringendo i clienti a rimanere bloccati nell loro camere per giorni. Albert Baca (detto Albi Albino), 26enne albanese da 9 anni in Italia, non si è tirato indietro: sfidando il contagio, ha continuato a lavorare, aiutando gli anziani ospiti a far fronte a quella difficile ed inedita situazione. Per il suo impegno, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti aveva promesso di impegnarsi per fargli avere la cittadinanza italiana, ma al momento Albi sta ancora aspettando una risposta.

"Non ho ancora ricuvutio notizie, speriamoche Toti mantenga la parola. Sennò aspetterò l'anno prossimo per fare la richiesta come tutti gli stranieri che vivono in Italia da tanto tempo", spiega Albi.

Intanto un avvocato di Alba specializzato in tutela dei diritti umani ha fatto richiesta al Ministero degli Interni per far ottenere ad Albi  la cittadinanza per meriti speciali. "Non ho mai pensato di fare ua cosa del genere per avere qualcosa in cambio, sono da anni nel volontariato", dichiara il ragazzo.

"E' una persona splendida, che ha rischiato il tutto per tutto con il sorriso sulle labbra", racconta Sandra Aicardi, della famiglia che gestisce il Bel Sit. Sandra ripercorre le ore complesse dopo la scoperta del cluster nel suo hotel: "Per me è stato tremendo vedere queste persone anziane bloccate in camera: erano arrivate ad Alassio per essere libere e felici e sono state costrette a rimamere chiuse tra quatto mura".  Il ricordo più bello? "Quando sono potuti tornare a casa".