25 aprile, Bucci: "Dopo Ponte Morandi ci serve la stessa energia dei partigiani"

di Fabio Canessa

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Seduta solenne del consiglio regionale, Ronzitti bacchetta Salvini: "Ha giurato sulla Costituzione"

25 aprile, Bucci: "Dopo Ponte Morandi ci serve la stessa energia dei partigiani"
“Il 25 aprile è la festa della liberazione e tale deve rimanere. Oltre alla libertà dobbiamo raggiungere alcuni risultati a Genova, abbiamo tante sfide. Come quelli che si sono sacrificati per la libertà con orgoglio e coraggio così noi con orgoglio e coraggio dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi. Per noi, dopo il 14 agosto, questo 25 aprile ha un significato particolare”. Così il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, presente con altre autorità civili e militari alla seduta solenne del Consiglio regionale ligure prima della festa della Liberazione. "Abbiamo bisogno della stessa grinta di quelli che si sono sacrificati per dare a noi la libertà -  ha aggiunto il sindaco - nel nostro caso non resistenza ma leadership, però c'è bisogno della stessa loro energia". Giacomo Ronzitti, presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea ex presidente del consiglio regionale, ha tenuto l’orazione ufficiale. In apertura, prima dell’inno nazionale, è stato ricordato Giancarlo Mori, anche lui in passato al vertice dell’assemblea regionale e scomparso di recente all’età di 80 anni. “Un ministro della Repubblica avrebbe il dovere di essere coerente con questi principi e valori perché su quella carta lui ha giurato”, così Ronzitti ha commentato a margine del consiglio le dichiarazioni di Matteo Salvini che il 25 aprile lo passerà  “a Corleone facendo la guerra di liberazione contro la mafia”, perché “fascismo, nazismo e comunismo non torneranno più”.