Sgominata la banda del bancomat di Imperia

di Redazione

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Fondamentale l'azione congiunta tra polizia di Stato e polizia francese

Sgominata la banda del bancomat di Imperia

L'operazione, denominata 'Bengodi', ha permesso di recuperare 46 mila euro in contanti. I sei arrestati agivano oltre che in Italia, anche in Spagna e Francia. In Italia i colpi sono stati messi a segno nelle province di Imperia e Savona, ma anche in Piemonte e Valle d'Aosta. Gli investigatori stimano che la banda abbia compiuto almeno un centinaio di prelievi ai bancomat, per 65 mila euro sottratti a 35 persone di varie nazionalità. Determinante è stata la formazione, per la prima volta, di una squadra investigativa composta dalla polizia di Stato e dalla polizia francese per i reati contro il patrimonio.

Nel mirino dei malviventi, che spesso agivano in coppia, c'erano soprattutto anziani e turisti ai quali riuscivano a rubare il bancomat - durante prelievi agli sportelli bancari o nei distributori di carburante - carpendone il codice segreto. Le carte venivano successivamente utilizzate per pagamenti o prelievi. Gli arrestati hanno ammesso i propri addebiti.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati varie auto di lusso. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Marsiglia, in attesa di essere processati il prossimo mese di febbraio. "Il messaggio che vogliamo mandare al crimine internazionale è che non basta valicare la frontiera per garantirsi l'impunità", ha detto il procuratore di Imperia, Alberto Lari. "Abbiamo utilizzato questo strumento abbastanza innovativo della squadra investigativa comune - ha aggiunto - e credo che sia la prima volta che viene utilizzato soprattutto nei reati contro il patrimonio. Le prime applicazioni sono avute nell'ambito della criminalità organizzata".

Soddisfazione per il risultato anche da parte di André Ribes, procuratore aggiunto di Marsiglia: "E' un'operazione importante, portata a termine grazie alla creazione di una squadra investigativa comune, basata sul diritto europeo. Non si tratta di delinquenza o terrorismo, ma di ciò che tocca da vicino tutti i cittadini. Con questa collaborazione vogliamo dimostrare ai delinquenti di tutti i Paesi che si sta costruendo un fronte comune che permette una reale collaborazione tra procure e polizia".