Genova, lo storico circolo Cap di Via Albertazzi verso la chiusura

di Redazione

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Il presidente attacca il gruppo Biasotti che risponde: "Basta falsità"

Genova, lo storico circolo Cap di Via Albertazzi verso la chiusura

Lo storico circolo Cap di Via ALbertazzi a Genova è vicino alla chiusura. La notizia arriva attraverso un comunicato del circolo in cui il presidente del comitato direttivo Danilo Oliva spiega la situazione: “La fine del nostro circolo è per noi una prospettiva inaccettabile. Esistiamo dal 1946 e da quando siamo nella nuova sede abbiamo deciso di aprire alla città convinti che una sede dove si possa parlare, discutere, approfondire con serenità i tanti problemi che il mondo attuale propone possa essere utile”, dice il presidente Oliva.

Tutto inizia a dicembre 2007, quando il circolo versa 3,5 milioni di euro alla cooperativa Il Promontorio, costruttrice dell’edificio, tenendo in cassa i restanti 300mila necessari per l’acquisto della nuova sede. “Dal 2008 abbiamo cominciato a chiedere di saldare il dovuto considerato anche il fatto che eravamo in regime di comodato gratuito”. Tutto resta immobile fino al 2012, quando si scopre che sull'edificio grava un’ipoteca di 950mila euro per un mutuo che la cooperativa non aveva ancora saldato.

Il 31 ottobre 2014 il Cap versa i 300mila euro dovuti e diventa proprietario, ma restano i 600mila euro dovuti da Il Promontorio. A quel punto entra in gioco il gruppo Biasotti che nel 2016 si impegna con una scrittura privata ad avviare un confronto con la banca Mps e, secondo quanto sostenuto dal Cap, a saldare il resto del mutuo. “Per quanto siamo riusciti a capire  l’interesse di Sandro Biasotti era dovuto al fatto che il gruppo si era impegnato in un confronto con Esselunga per realizzare una nuova sede a Genova”. Alla fine, secondo il comunicato del Cap, Biasotti comunica che non intende più rispettare l’accordo. Nel frattempo la cooperativa e la banca chiedono più volte un rinvio al giudice titolare della vertenza. Il termine ultimo è il 24 gennaio 2020: entro quella data, in assenza di un’intesa tra le parti o di una richiesta di sospensione, si procederà alla nomina del funzionario delegato all’avvio dell’asta per la vendita dell’immobile sede del circolo.